L’American Petroleum Institute (API) ha approvato ufficialmente i nuovi standard per oli motore ILSAC GF-7A e GF-7B destinati ai motori a benzina. Questi lubrificanti fanno parte delle specifiche di prestazione più recenti e rigorose introdotte dall’International Lubricants Standardization and Approval Committee (ILSAC). Parallelamente, API lancia anche la sua nuova categoria di prestazione, API SQ, che supporta gradi di viscosità ultra-bassa come SAE 0W-8 e SAE 0W-12. Tutti e tre gli standard—ILSAC GF-7A, GF-7B e API SQ—saranno disponibili per la licenza tramite il sistema API’s Engine Oil Licensing and Certification System a partire dal 31 marzo 2025.

Gli standard API per lubrificanti hanno subito aggiornamenti significativi con l’introduzione dello standard SQ e dello standard GF-7 di ILSAC, rivolti alle moderne tecnologie dei motori. Questi miglioramenti si concentrano su tre aree chiave: migliorare l’efficienza del carburante, prolungare la durata del motore e ridurre l’impatto ambientale. Rispetto ai precedenti standard SP/GF-6, le nuove specifiche sottolineano la compatibilità con i motori turbo a iniezione diretta (TGDI) e i veicoli ibridi, affrontando al contempo normative sulle emissioni più severe come gli standard cinesi National VI B. Per i proprietari di auto e le officine di riparazione, comprendere questi cambiamenti è fondamentale per selezionare gli oli giusti ed evitare perdite di prestazioni causate da un uso improprio.
Il miglioramento delle prestazioni è al centro di questo aggiornamento. Per affrontare la pre-accensione a bassa velocità (LSPI)—un problema comune nei motori turbo—i nuovi standard introducono il rigoroso test di sequenza IX. Questo garantisce che gli oli mantengano la protezione LSPI per periodi prolungati, con un miglioramento del 40% nell’efficacia rispetto agli standard precedenti, riducendo significativamente i rischi di danni al pistone. Anche il controllo dell’usura della catena è stato rafforzato attraverso il nuovo test di sequenza X, che quantifica le prestazioni anti-usura. Ciò riduce la perdita di potenza causata dall’allungamento della catena di distribuzione fino al 30%. Le prestazioni in climi freddi sono un altro punto di forza: gli oli ora scorrono più velocemente a -35°C, migliorando la protezione all’avviamento a freddo del 15% rispetto a SP/GF-6, a vantaggio dei guidatori nelle regioni più fredde.

La compatibilità ambientale è un altro aspetto centrale. Il limite di contenuto di ceneri solforate (SASH) è stato ridotto dall’1,0% allo 0,9%, diminuendo il rischio di intasamento dei filtri antiparticolato per benzina (GPF)—un requisito critico per i veicoli National VI B. I livelli di zolfo e fosforo sono ora strettamente limitati per prevenire l’avvelenamento del catalizzatore, prolungando la vita dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Lo standard GF-7 si divide in due categorie: GF-7A (per motori a benzina tradizionali, es. 0W-20, 5W-30) e GF-7B (progettato per 0W-16, specifico per ibridi e modelli 2026+). GF-7B riduce l’attrito, aumentando l’efficienza del carburante fino al 4,8% rispetto a GF-6.
Le differenze tra i vecchi e i nuovi standard sono evidenti. Mentre SP/GF-6 suggeriva solo un limite SASH dell’1,0% e mancava di test sull’usura della catena, i nuovi standard impongono una conformità più rigorosa. Test avanzati come IIIH garantiscono ora un migliore controllo dei depositi ad alta temperatura, migliorando la pulizia dei pistoni del 14%. Anche i gradi di viscosità si sono ampliati: GF-7B introduce opzioni ultra-basse come 0W-8 e 0W-12, spingendo i limiti delle prestazioni. Per le officine, ciò significa una maggiore attenzione ai manuali del veicolo per evitare incompatibilità—ad esempio, l’uso di 0W-8 in motori più vecchi potrebbe danneggiare le guarnizioni.
I proprietari dovrebbero adattare le scelte ai loro veicoli. I modelli ibridi o turbo più recenti (post-2026) dovrebbero utilizzare oli GF-7B certificati API Shield, mentre le auto a benzina tradizionali possono optare per 5W-30 GF-7A. I veicoli più vecchi richiedono cautela: oli a viscosità ultra-bassa come 0W-8 potrebbero degradare le guarnizioni. Cerca l’etichetta "Chemical Box" per garantire la compatibilità con il catalizzatore. Le officine dovrebbero rifornirsi di marchi certificati come Aconno o Jinxuechi e offrire pacchetti di cambio olio prolungati per gli ibridi, bilanciando prestazioni e convenienza.
API SQ offre una protezione significativamente migliorata rispetto al predecessore API SP. Come parte di questo aggiornamento, il processo di certificazione include procedure di test del motore aggiornate e migliorate per valutare le prestazioni dell’olio, come:
Gli oli API SQ superano gli oli API SP in tutti questi benchmark. Inoltre, questa nuova categoria apre la porta all’introduzione e alla licenza formale di oli a viscosità ultra-bassa come SAE 0W-8 e SAE 0W-12.